Trail dei Canottieri 2023
Trail Singolo
14,80 km -> 605 mt D+
Misurazione ufficiale del percorso avvenuta sabato, 21 gennaio 2023
Guarda il video di presentazione del percorso, passo-passo, bivio per bivio, con spiegazioni nei sottotitoli!
Descrizione del percorso
Prima parte
La prima parte del percorso è in comune con il “Trailaghi Classic”, fino al km 5,85 circa, in corrispondenza del “Colle Sud del Montesino”
Si parte dal parcheggio basso del Circolo Canottieri Sirio, situato in Via Lago Sirio 52, ad Ivrea. Per provare questo percorso è possibile servirsi di un parcheggio pubblico 350 metri oltre la sede dei Canottieri, in direzione del Lago Sirio. Non lasciate l’auto nel parcheggio privato del Circolo Canottieri Sirio.
Proseguire su Via Lago Sirio in direzione della strada sterrata che costeggia le rive del Lago (scendere a sinistra alla sbarra rossa) e proseguire fino allo Chalet Moia. Da qualche centinaia di metri il percorso è già entrato nel comune di Chiaverano. Superare la salita oltre lo Chalet Moia e proseguire lungo il sentiero posto tra l’asfalto e la staccionata del Lago Sirio. Superato il ristorante “Il Cigno”, svoltare a sinistra per Casali Sirio, nei cui pressi si trova lo sterrato che sale verso località Bacciana (km 1,8). Da questo punto in avanti sarà possibile usare i bastoncini in gara.
Raggiunta il primo bivio per località Bacciana (km 2,18), proseguire a sinistra per entrare nell'”Anello della Bacciana”, dove si entra nel circuito dei “nostri” segnavia, all’altezza del POI 27 (“Bacciana“) e proseguire dritto, in direzione Pilone di Santa Rosalba, sul percorso dell’Ivrea Mombarone. Al Pilone di Santa Rosalba (POI 28 – km 2,77), scendere in direzione della Monella/Palestra di Roccia. Al bivio per la “Palestra di Roccia” (POI 29 – km 3,11) lasciare lo sterrato principale e salire sulla sinistra. Ignorare tutti i bivi secondari e giungere alla “Palestra di roccia” (km 3,44) progredendo sempre sul sentiero principale ed ignorando due piccole deviazioni sulla sinistra. Al bivio “per la Monella” (POI 30 – km 3,68) tenere la destra, iniziando un sentiero balconata sopra al Lago Pistono, che troverete alla vostra sinistra, fino a giungere al ristorante “La Monella” (POI 31 – km 3,93). Superare il tratto tra il ristorante ed il parcheggio e seguire l’ampio ciottolato in discesa verso il Ponte Vauda (POI 32 – km 4,08).
Si prosegue su asfalto in direzione Regione Fiandella (POI 33 – km 4,32) svoltando a destra, sempre su asfalto. Ancora su nero bitume fino a Fiandella 2 (POI 34 – 4,65), proseguendo sempre dritti, su strada interpoderale sterrata, in direzione di Regione Putto, dove la strada diventa ciottolato e le pendenze si impennano (POI 35 – km 5,16). Un centinaio di metri oltre “Cascina Putto, al termine della salita ripida, abbandonare il largo sentiero principale per prendere a sinistra, ed iniziare il tratto più duro, per ascendere verso il Colle Sud del Montesino, via il sentiero del versante sud-est (POI 36 – palo mancante per vandalismo – km 5,57). Giunti alla sommità del Colle Sud del Montesino (POI 37 – km 5,93), il percorso dei due trail si divide. TRAILAGHI CLASSIC proseguirà a destra per la sommità del Montesino, mentre gli atleti impegnati nel TRAIL DEI CANOTTIERI affronteranno la ripida ed impegnativa discesa della “Direttissima”, sul versante sud-ovest del Montesino.
Seconda parte
Il percorso del TRAIL DEI CANOTTIERI, prosegue dunque in discesa fino ad incrociare il sentiero che taglia a mezzacosta il versante occidentale del Montesino (POI 10 – km 6,15) che si imbocca con una svolta a destra, in direzione nord-nord-ovest, e, con lievi saliscendi, si giunge a la Valletta (POI 11 – km 6,77). Al palo segnavia, svoltare a sinistra e, dopo pochi metri, tagliare i due tornanti e proseguire dritti, dal secondo tornante, entrando nel “Sentiero Grigio dei Cinghiali” (POI 12 – km 6,81). Il bellissimo single track che si apre alla corsa raggiunge una caratteristica passerella di legno, che permette di superare agevolmente una zona umida colma di pietre infide, terminata la quale, in pochi metri, si giunge al cemento della strada per Cascina Valsasche (Vuanela). Si risale la strada per una ventina di metri e si svolta a sinistra entrando nel “Sentiero Porpora dei Cinghiali” (km 7,05). Il bel sentiero supera una zona molto panoramica ed aperta su Biò (Panchina del Pensatore e, dopo poco, altalena), e permette di aggirare la cima appiattita del Monte del Rosello. Imboccato un tratto di discesa alquanto ripida, il segnavia dei cinghiali “rosso e verde”, indica la nuova direzione: a sinistra, sul “Sentiero Rosso dei Cinghiali” (km 7,35).
Proseguendo sul “Sentiero Rosso”, dopo aver superato una serie di piccoli saliscendi nascosti dal bosco e dagli anfratti naturali delle colline moreniche, il sentiero prende improvvisamente a scendere, nei pressi di una rampa per salti MTB, fino a giungere ad un sentiero affiancato da uno stagno (km 7,67), raggiunto il quale si svolta a sinistra con una curva ad angolo retto. Proseguire nella fitta boscaglia, tenendo lo stagno alla propria destra, fino a raggiungere un cartello indicatore del bivio per il Sentiero dei Cinghiali “Rosso” o “Blu” (km 7,75). Continuare sul Sentiero Rosso dei Cinghiali, tenendo la sinistra, ed affiancando un secondo stagno, che deve sempre essere tenuto alla propria destra.
Il sentiero prosegue affiancando una caratteristica zona di grandi massi erratici per poi condurre, dopo una bella discesa facile nel “Piano dei Cinghiali” che deve essere attraversato dritto per dritto, ignorando le strade e sentieri (appena abbozzati) che portano a sinistra del pianoro, fuori traccia. Oltrepassato il pianoro, si passa sotto ad un albero caduto, che disegna un caratteristico arco appena oltre il quale il sentiero scende con decisione appena sopra l’alveo di un torrente, immissario del Lago Nero. La discesa termina alla “Casa del Pescatore” (POI 13 – km 8.13). Il percorso di gara prosegue lungo il periplo del Lago Nero, tenendo la destra, lungo la riva nord del lago. Superare una piccola cappella votiva e raggiungere il bivio “Lago Nero Ovest” (POI 14 – 8,62): a questo punto proseguire dritti per scendere verso i “Rumanin” (maresco di Borgofranco) su largo sentiero, inframezzato da alcuni tratti con colate di cemento. Terminata la discesa (POI 15 – km 9,00), svoltare a sinistra, su larga interpoderale terrosa, in direzione Montalto Dora. Un lungo tratto pianeggiante porta al bivio per la salita per Cascina Leona (POI 16 – km 9,50), che si imbocca alla sinistra, lasciando l’ampio tratturo per un sentiero stretto che diventa ben presto ripido.
Terza Parte
Con un tratto di sentiero che porta verso Cascina Leona (ruderi di un vecchio gruppo di case nascoste in un fitto bosco), inizia la risalita che porterà fino alla cima del Maggio passando dal Roc Tupin. Superato il dosso poco oltre l’ultimo rudere di Cascina Leona, il sentiero scende nuovamente fino a raggiungere il periplo del Lago Nero, sulla sponda sud (POI 17 – km 10,08) e prosegue con lievi saliscendi su bel fondo corribile, fino a giungere ad un evidente trivio. Occorre proseguire nel sentiero di centro (a fianco della staccionata protettiva) ed ignorare il sentiero di sinistra (lungolago) ed il sentiero di destra (Sentiero Azzurro dei Cinghiali), su media salita, che termina al Pian de l’Andarera (POI 18 – km 10,66) per poi svoltare a destra per una salita che diventa ben presto ripida. Dopo alcuni risalti si arriva sull’ampia Costa del Maggio, all’intersezione con la strada che sale dal versante opposto della Valsorda. Continuare a tenere la destra, superare una sbarra metallica fino ad incontrare un nuovo segnavia (è un palo provvisorio n.18 senza QR code), che indica la direzione per lo spettacolare passaggio del Roc Tupin, autentico balcone-belvedere sul Lago Nero, il Mombarone e la valle Baltea. Si supera il salto roccioso anche grazie a delle corde fisse che ne agevolano il passaggio, per proseguire fino a ritrovare il sentiero della Costa del Maggio (POI 19 – km 11,21).
Dopo un breve tratto molto ripido si giunge alfine all’ampio spazio della radura del Monte Maggio, con spettacolare vista sul castello di Montalto Dora. Tenere la sinistra su discesa terrosa e, dopo 4 curve, si trova il piccolo bivio (POI 20 – km 11,65) che taglia la sommità del Monte Corvero immettendosi in un tratto di discesa ripido, stretto ed impegnativo. Giunti ad un ampio sterrato, appena a valle del castello, la discesa prosegue sino ai piedi del Monte Corvero, raggiungendo la grande strada ciottolata che da Montalto Dora porta a lago Pistono. Al bivio (POI 21 – km 12,11), tenere la destra in direzione dell’area picnic “degli Alpini” (acqua a disposizione). Imboccare il bivio appena oltre l’area picnic con una leggera risalita, abbandonando il ciottolato principale (POI 22 – km 12,23) e proseguendo sulla “Strada delle Vigne”. Dopo un tratto in lieve salita, la strada si restringe improvvisamente (attenzione a non farsi trasportare dalla strada principale che entra in una proprietà privata) e scende, attraverso un piccolo passaggio, lungo un sentiero affiancato da muri alti. La discesa termina in zona della diga del lago Pistono. Tagliare il tratto in asfalto salendo a sinistra di una costruzione (POI 23 – km 12,63) lungo un passaggio stretto e poco agevole, per rientrare sull’asfalto di Regione Montaragna, fino alla chiesa di Santa Croce (km 12, 97). Lasciare l’asfalto e tenere la destra (il vecchio percorso prevedeva la discesa verso le sponde del lago Pistono, a sinistra), dapprima ancora su asfalto, poi proseguendo sempre in piano, su sterrato. Proseguire fino all’evidente segnavia della “Via Francigena”, seguendo la svolta dettata dal tornante a sinistra (km 13,41). Qui incomincia l’ultima salita del percorso, che culmina al colletto di Regione Trucco (km 13,66). Da qui in avanti, solo discesa fino al traguardo, passando alla destra della cappella di San Pietro Martire (km 14,11), poi nuovamente asfalto fino a via Lago Sirio, senza imboccarla. Al grande bivio, tenere la sinistra per scendere lungo un sentiero “seminascosto” che, in breve, riporterà in zona traguardo-parcheggio basso del Circolo Canottieri Sirio (km 14,45 circa).
Mappa percorso, con suddivisione chilometrica, indicazione controlli e ristoro.
Per il “Trail dei Canottieri” non sono previsti cancelli orari.